Riprese video all’interno di una cava di marmo nero portoro in provincia di La Spezia a cura della Bemarmi di Carrara (Toscana – Italy) azienda che lavora il marmo portoro – per contatti chiama ora Antonio Bernardini al: (+39)339 7336685
Il portoro è un marmo nero intenso e brillante, con venature bianche e dorate, estratto solamente nella Provincia di La Spezia (Liguria – Italy), soprattutto nella zona di Portovenere. Il marmo portoro è una pregiata varietà di marmo italiana, uno dei più belli tra i cosiddetti marmi policromi.
Questa sua particolarità lo rende un marmo unico, insostituibile come materiale ornamentale.
Il portoro è una vera e propria opera d’arte della natura. Un marmo molto pregiato, dal caratteristico color oro e impreziosito da delicate venature dorate.
A causa della sua estrema fragilità, il marmo portoro necessita di una tecnica estrattiva molto delicata e laboriosa, che può richiedere anche tre settimane di duro lavoro per ottenere una bancata (una gigantesca porzione di roccia).
Ecco perché il marmo portoro nero è così pregiato ed ha un costo molto alto.
Sono quattro le diverse qualità del marmo nero portoro:
Dunque, la sua preziosità è proprio dovuta alla limitata disponibilità che lo contraddistingue, in quanto lo si può trovare – come già scritto sopra – solamente nell’area di Portovenere in Liguria.
Non si conosce con precisione a quando risalga l’inizio dell’estrazione e dell’uso del marmo nero portoro, ma nella vicina e antica città romana di Luni (situata fra le provincie della Spezia e Massa Carrara), sono state ritrovate opere architettoniche contenenti lastre ed altre piccole parti realizzate in marmo di portoro.
Nel XII secolo i Genovesi utilizzarono il marmo portoro per la costruzione di colonne portanti e facciate. Nel 1500 Cosimo dei Medici incrementò l’uso del portoro e nel 1600 Giò Batta Morello fece un contratto con i monaci olivetani di Portovenere, per lo sfruttamento delle cave della Palmaria con un pagamento di 13 soldi genovesi ogni “carrettata” estratta.
In seguito i monaci cercano di recidere il contratto per il poco guadagno ricevuto, ma trovarono grandi difficoltà nel farlo.
A Roma fu usato per gli interni di varie chiese come per esempio San Pietro in Vincoli, San Silvestro in Capite, San Paolo fuori le mura, San Giovanni in Laterano, San Lorenzo fuori le mura.
All’inizio del XIX secolo l’uso del marmo nero portoro cominciò a diffondersi anche al di fuori della Liguria, in particolare in Francia, Belgio e Svizzera per abbellire palazzi e castelli come quelli di Versailles, Marly e Compiegne.
Infine, si racconta fra i nonni spezzini(di La Spezia) che avessero tutti la camera matrimoniale arredata con comodini e comò con sopra la lastra di marmo portoro! Il famoso marmo nero lucido con quelle striature di giallo oro e bianco intenso.
L’articolo è nato da più fonti di notizia:
PS: lo stesso autore dell’articolo ha, nella sua camera da letto, un vecchio comò con sopra una bella lastra di marmo nero portoro.
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