Marmo Nero Portoro
(l’oro nero di Portovenere)
Marmo Nero Portoro (l’oro nero di Portovenere)!
Il Marmo Nero Portoro è un marmo italiano molto pregiato, proveniente dalla provincia di La Spezia (in Liguria) e, in particolar modo, dal famoso Golfo dei Poeti.
- Golfo composto da paesi come Lerici, Portovenere, Manarola, Tellaro, la famosa Isola della Palmaria (solo per citarne qualcuno).
Un marmo dall’aspetto regale, elegante. Il marmo nero portoro è sicuramente uno dei materiali più amati e richiesti nei progetti contemporanei di interior design. Particolarmente adatto per la realizzazione di elementi decorativi, oggettistica, sculture, pavimenti e, naturalmente, rivestimenti.
La sua caratteristica principale è il fondo nero su cui emergono eleganti e decorative venature dorate e di color arancio.
Poiché è estratto principalmente nella zona di Portovenere, il marmo nero portoro è anche chiamato l’oro nero di Portovenere.
Marmo policromo
Il marmo portoro è considerato il marmo nero più costoso al mondo, nonché uno dei marmi policromi più belli fra quelli esistenti.
I marmi policromi sono quelli con più colori. Di seguito la definizione tratta dalla Treccani:
“Marmo venato policromo molto pregiato, che si ricava nella zona di Portovenere; è un calcare retico a fondo nero con venature gialle, che nelle migliori varietà assumono una tinta dorata”.
Sui marmi policromi ti suggerisco di leggere alcuni approfondimenti, come:
- I colori dell’antico ai musei capitolini di Roma.
- Alcuni esempi di Marmi policromi italiani.
- Infine, il bellissimo approfondimento I colori del marmo: pietre policrome in Liguria tra i secoli XVI e XVIII di Roberto Santamaria (in formato PDF anche scaricabile) tratto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Archivio di Stato di Genova.
Sembra che il marmo nero portoro sia vecchio di quasi 200 milioni di anni (come riporta il sito della Marmomac) e poiché la sua disponibilità è limitata, risulta molto pregiato (infatti è collocato al terzo posto nella categoria dei marmi).
Il colore nero è dato da una grande quantità di presenza di sostanza organica. Le striature dorate, invece, sono dovute a un parziale processo di dolomitizzazione che ha distrutto, ossidandola, la sostanza organica.
- Nota dell’autore: per comprendere meglio il processo di dolomitizzazione, leggi l’interessante articolo che trovi al link sopra.
Caratteristiche marmo nero portoro
Una delle caratteristiche fondamentali del marmo portoro – oltre alle venature dorate che vanno dal giallo puro al colore del miele – è il colore di fondo che deve essere tanto più scuro possibile fino al raggiungimento del cosiddetto “nero seppia”.
- Nota dell’autore: il nero di seppia è il liquido scuro, chiamato anche inchiostro, che secernono le seppie e gli altri cefalopodi.
Un colore nero talmente intenso e brillante da far restare a bocca aperta e letteralmente affascinati, chiunque veda una lastra di marmo nero portoro lucidata (appena estratto non ha quella caratteristica intensa e brillante, anzi, sembra sul grigio).
Tale caratteristica è tipica di tutto il marmo nero portoro che la Bemarmi ha in magazzino (azienda di Carrara) e cambia decisamente l’effetto ottico del materiale stesso al momento della lucidatura e della posa in opera.
Il marmo portoro nell’antichità
Il marmo nero portoro ha avuto grande successo nel 900 ma è sempre stato usato fin dall’antichità. Come già precisato più volte anche in questo stesso articolo, la particolarità del suo aspetto lo rende un marmo unico, insostituibile come materiale ornamentale.
Non esiste al mondo una pietra simile, altrettanto caratteristica e così lussuosa e sofisticata.
Il Portoro è una vera e propria opera d’arte della natura, davanti alla quale è impossibile non incantarsi. La prima volta che si vede questo marmo, si resta senza parole, tanto è bello.
“Tale marmo, probabilmente utilizzato già dagli Etruschi, venne impiegato nella città romana di Luni nella pavimentazione della strada romana del Cardo-Maximum e nell’Anfiteatro (Pandolfi, 1971). I romani inizialmente utilizzarono il portoro solo come materiale da costruzione ma poi lo impiegarono anche in opere più impegnative e nell’edilizia privata in lastre naturali o lucidate per rivestimenti o per pavimenti”.
- Nota dell’autore: estratto dalla tesi di laurea di Sara Odino (vedi note finali).
Ritroviamo il marmo Portoro nelle ville imperiali dell’antica Roma e lo ritroviamo anche negli edifici più lussuosi del Rinascimento, nelle chiese romane e nei più lussuosi palazzi europei del XIX secolo.
Durante tale periodo, venne usato soprattutto in Svizzera, Belgio e Francia, dove in particolare, fu impiegato a Versailles.
“In epoca rinascimentale ci fu un ritorno all’uso dei marmi in seguito alla riscoperta del gusto classico. Durante il regno di Cosimo I de’ Medici vi fu un grande impulso alla ricerca ed all’estrazione di marmi policromi come il Giallo Siena, le Brecce Medicee ed il Portoro. Se ne trovano vari esempi in Italia ed Europa anche nel periodo Barocco“.
- Nota dell’autore: fonte Wikipedia (vedi note finali).
“A Roma fu usato per gli interni (pavimenti ed altari) di varie chiese come per esempio San Pietro in Vincoli, San Silvestro in Capite, San Paolo fuori le mura, San Giovanni in Laterano, San Lorenzo fuori le mura, Santa Maria Maddalena in Campo Marzio, Santi Giovanni e Paolo, San Luigi dei Francesi”.
- Nota dell’autore: fonte Wikipedia (vedi note finali).
Marmo nero portoro: bello ed elegante
Il marmo Portoro è da secoli usato in tutte le lavorazioni di altissimo livello e nei rivestimenti extralusso. Lo ritroviamo infatti nei più bei palazzi storici italiani.
- Il Portoro è una pietra di grande bellezza adatta per arredi interni.
La sua originalità ed eleganza, la rendono una delle migliori pietre adatte per i rivestimenti di pregio, fra cui pavimenti, rivestimenti in verticale, controsoffitti, pareti e accenti decorativi. Nonché per molti complementi d’arredo moderni: caminetti, colonne, sculture, top, e altro.
Il marmo nero Portoro stupisce negli interni, nei bagni, nelle cucine, nei piani di lavoro, nelle docce e nelle zone d’acqua. Molto utilizzato negli intarsi, per il contrasto che si crea con l’accostamento di marmi chiari quali: il marmo bianco di Carrara, l’arabescato di Carrara, il rosa di Norvegia, il giallo di Siena, il perlato di Sicilia e molti altri ancora.
Per la sua straordinaria bellezza, il marmo nero portoro, è particolarmente amato ed utilizzato dai più importanti architetti e interior designer di tutto il mondo. Il marmo nero portoro è stato utilizzato in progetti di grandi palazzi, torri, centri commerciali, hotel e ville di lusso in ogni parte del pianeta.
Made in Italy
Insomma, il marmo nero Portoro è qualcosa di unico, un vero e proprio gioiello del Made in Italy. Qualcosa che solo l’Italia può vantare di avere. Anzi, ad essere sinceri, un gioiello della natura che solo la zona di Portovenere (in provincia di La Spezia) può vantare.
Come avere il marmo nero portoro
Per acquistare il marmo nero portoro ti basta contattare la Be Marmi a Carrara (in Toscana). Per la precisione Antonio Bernardini:
- Indirizzo fisico: Via Anderlino, 3 – 54033 Carrara (MS) Toscana Italy
- Ufficio vendite (sales office): (+39)0585 872054
- Cellulare Antonio Bernardini (cell phone): (+39)339/733.66.85
- Email: info@bemarmi.com
Fonti articolo
“Marmo Nero Portoro (l’oro nero di Portovenere)!” è un articolo nato ed assemblato da più fonti, come:
- BEMarmi
- Tesi di Laurea di Sara Odino (anno accademico 2004/2005) – Università degli Studi di Parma. Facoltà di MM.FF.NN. Corso di Laurea di Scienze Geologiche. 26 ottobre 2005
- Wikipedia.org/wiki/Portoro
- Treccani Online: portoro in Vocabolario – Treccani
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